L’associazione “IL FAVO” è stata tra le prime, oltre 15 anni fa, a sperimentare e utilizzare l’acido ossalico e la tecnica del “blocco della covata” come trattamento antivarroa. Uno dei problemi principali, di questo tipo di trattamento, era trovare la modalità di ingabbiare la regina senza che questo comportasse dei danni per l’alveare. In vendita ci sono vari tipi di gabbiette, ma tutte molto piccole, con il conseguente rischio che il diffondersi del feromone della regina sia drasticamente ridotto dovuto al minor contatto con le api operaie. Questo problema provoca la possibilità che le api, percependo il calo della diffusione del feromone, siano indotte a cambiare la regina vanificando così l’ingabbiamento della stessa.
L’esperto apistico dell’associazione ha così ideato una gabbia per la regina di grandi dimensioni ricavata all’interno di un telaino da nido. La rete che crea la gabbia è una porzione della stessa rete utilizzata come escludiregina. In questo modo le api possono liberamente entrare e uscire dalla gabbietta in grande quantità senza così ridurre lo scambio del feromone. Questo telaino può essere usato anche come diaframma se girato dal lato opposto e conseguentemente può essere tenuto per tutto il tempo dell’anno all’interno dell’arnia.
Come si può vedere dalle immagini, la proposta è di ricavare la gabbietta utilizzando un telaino della larghezza di 28 mm, mantenendo però la gabbia all’interno di tale spessore. In questo modo non ci sono inconvenienti nel suo posizionamento all’interno dell’arnia.
A questo punto non resta altro che mettersi all’opera… buon lavoro.