Arriva il momento prima o dopo, anche per un piccolo apicultore, di considerare l’utilità di possedere uno strumento in grado di recuperare la cera dei telaini che si decide di buttare via o quella degli scarti della disopercolatura.
Questo strumento può essere la sceratrice solare, che con la sola esposizione al sole, è in grado di sciogliere e filtrare la cera in modo da essere recuperata.
I prezzi spesso proibitivi di tale attrezzo possono dissuadere la maggior parte degli apicultori dall’acquisto. E’ un vero peccato perché questo strumento permette con estrema semplicità e minimo dispendio di energia di riutilizzare un prodotto tanto utile in apicoltura.
Ecco allora come ho personalmente realizzato una sceratrice solare con una spesa nettamente inferiore a quella che avrei speso per l’acquisto di una di quelle in commercio.
– Con del multistrato dello spessore di 1,5 cm ho realizzato un contenitore chiuso su 5 facce della dimensione interna di 65 cm di larghezza, 60 cm di lunghezza e un’altezza di 30 cm. Sul bordo della faccia aperta ho creato un piccolo scalino in modo da poter creare così una sede per posizionare il vetro posto sopra una guarnizione adesiva come base d’appoggio dello stesso.
– Con del ferro di recupero ho realizzato una base di appoggio alta 60 cm. L’attacco alla cassa di legno l’ho realizzato con una doppia regolazione di inclinazione per sfruttare al meglio i raggi solari. L’inclinazione dei raggi solari infatti varia, a dicembre è di 22° rispetto alla superficie terrestre e a giugno è di 69°.
– Internamente ho fatto piegare una lastra di acciaio inox, larga 65 cm e sagomata in modo da formare una leggera V verso il centro per incanalare meglio la cera fusa. Mentre la lunghezza è di 40 cm in modo da lasciare lo spazio per posizionare il contenitore per raccogliere la cera pulita. Nei due lati lunghi 40 cm del piano inclinato ho saldato due angolari di acciaio inox per appoggiare la griglia superiore dove porre la cera da sciogliere.
– Questa griglia l’ho realizzata facendo sagomare della lamiera forata in modo da creare un contenitore di dimensioni tali da poter essere inserito all’interno della lastra sottostante di acciaio inox, e di altezza pari a 3 cm.
– Come raccoglitore della cera fusa ho utilizzato una teglia da forno antiaderente.
– Il vetro l’ho fatto realizzare da una vetreria con due vetri accoppiati dello spessore di 5 mm, e con interposto un foglio adesivo.
Le foto di seguito proposte aiutano a comprendere meglio i particolari costruttivi descritti sopra.